mercoledì 16 giugno 2010

Il culetto della sorella

Trascorrevamo la stagione estiva alla nostra villa al mare, che era disposta
in maniera assulutamente non regolare, tant'è che la stanza mia e di mia
sorella era su al primo piano accanto a quella degli ospiti, di un bagno e
di una piccola mansarda. A piano terra invece c'erano la camera dei miei
genitori, degli altri due fratelli, la cucina e il salotto, insieme a vari
disimpegni che limitavano in qualche modo la zona giorno da quella notte.

All'epoca mia sorella aveva 18 anni, alta 170 cm, snella, una buona terza di
seno con le gambe affusolate. Più di una volta avevo sognato di farci
l'amore ma mai avevo avuto il coraggio di farlo.


Una notte, abbastanza calda, eravamo entrambi svegli per il calore, lei mi
chiese se, visto che normalmente dormiva con la magliettina e gli slip,
senza reggiseno, mi avesse dato fastidio se avesse dormito a seno nudo,
alchè non mi sembrò vero e le dissi: "No dormi pure, ma prima me lo fai
vedere da vicino?" e lei "Perchè?" e io "Perchè vorrei vedere come è fatto
un seno" e lei mi accontentò e si avvicinò. Come fu davanti ai miei occhi mi
venne istintivo passarle la mano sui capezzoli. Questo mio gesto non le
provocò disturbo, anzi mi chiese di accarezzarla visto che non l'aveva fatto
mai nessuno. Così continuai ad accarezzarle il seno e i capezzoli; avvicinai
le mie labbra e cominciai a baciarglieli e poi a mordicchiarli. Lei cominciò
a muovere il suo corpo come se stesse fremendo.


Allora cominciai ad accarezzarle anche il resto del corpo, le gambe, il
culetto anche se con lo slip, e le misi le mani tra le coscie, lei dapprima
mi fermò, ma poi visto che io continuavo a muoverle mi lasciò fare.


A quel punto le cominciai a toglierle gli slip e lei mi spinse la testa
contro il suo seno, mi facilitò il compito alzando prima la gamba destra e
poi l'altra e a quel punto allargandole leggermente le gambe cominciai ad
accarezzarle il clitoride. Poi la feci stendere sul letto e le diedi un
bacio in bocca, dapprima dolce poi molto più passionale con le nostre lingue
intrecciate. Nel frattempo continuavo a stuzzicare il clitoride e non mi
sembrò vero quando vidi che stava per avere un orgasmo; insistetti ancora di
più e lei irrigidendosi tutta venne.


Volevo assaporare i liquidi di mia sorella e quindi misi la testa fra le sue
coscie e comincia e leccarla tutta. Lei continuava a dimenarsi mentre tutta
la fica era bagnata. Ma non volevo sverginarla così, quindi con la mano usai
i suoi unori per inumidire il suo culetto e cominciai a penetrarla
lentamente con un dito. Lei dopo un piccolo sussulto si mise su un fianco e
mi fece continuare. Io passasi a mettere due dita e poi tre, finchè la presi
dai fianchi e cominciai a penetrarle lentamente. Lei emetteva dei mugolii
soffocati perchè non potevamo fare rumore e infatti quando ci accorgemmo che
i letto faceva rumore mettemmo il materasso a terra e continuai a penetrarla
sempre più a fondo finchè non entrai tutto dentro di lei. Continuavo a
pompare come un forsennato e lei si lasciava fare, poi estrassi un attimo il
pene e passando gli umori sulla mia mano gliela misi in bocca per fargliela
leccare e mentre lei tirava fuori la lingua la penetrai di colpo e continuai
così per un bel pò, mentre le carezzavo i seni finchè le sborrai nel suo
culetto.


Rimasi un pò dentro di lei per non far cadere goccie sul materasso, poi
liberatole il culetto presi a baciarla, avvinghiati tutti e due.


Le mi guardò negli occhi e mi chiese di non raccontare a nessuno di quanto
era successo e che voleva continuare questa storia di sesso con me, che
voleva sperimentare con me tutte le posizioni e situazioni possibili.


Poi andò in bagno, si lavò e tornando a letto, vide la stanza sistemata e
poi andai io a farmi una doccia.


Il giorno dopo ci svegliammo e prima di scendere ci demmo un bacio. Eravamo
entrambi molto felici e i nostri familiari ci chiesero cosa avessimo e noi
gli dicemmo che la sera prima ci eravamo molto divertiti a giocare a carte.


Poi andammo a mare, e tutta la giornata passò tra sguardi e carezze
apparentemente innocenti. La sera prima di andare a letto ci scambiammo
altre effusioni e avemmo un altro rapporto sempre anale, molto più profondo
e prolungato di quello della sera prima.


La storia andò così avanti per giorni, finchè un pomeriggio che stavamo
soli, mentre riposavo sul prato, mia sorella venne vicino a me e senza dire
nulla mi scostò il costume e prese a leccarmi il pene. Dapprima lo bagno
tutto con la saliva e poi lo mise in bocca e cominciò un meraviglioso
pompino. Continuava come se volesse ingoiarlo tutto finche non mi seppi
controllare e le venni in bocca. E lei per niente infastidita ingoiò lo
sperma e ripulì tutto con la lingua senza lasciarle nemmeno una goccia. Poi
si allontanò un attimo e appena tornata mi diede un bacio appassionatissimo.


Mentre stavamo lì al sole mi chiese se avessi avuto voglia di un rapporto
completo. Io che non aspettavo altro che sverginare mia sorella, le dissi,
mentendo, che solo se lei ne avesse avuto voglia e si fosse sentita pronta
lo avremmo fatto, ma che non si doveva sentire obbligata. In realtà in quel
momento avrei voluto saltarle addosso e aprirla in due e scoparla fino a
farle male.


I nostri familiari erano andati a casa della fidanzata di mio fratello e si
trattenevano tutta la serata.


Mentre stavamo al sole, mi misi su un fianco e cominciai a guardare mia
sorella e non potetti fare a meno di accarezzarla e baciarla. Poi tolsi il
costume a me e a lei e cominciai a leccarla tutta. Ripresi a giocarle il
clitoride e a massaggiarle il seno. Ero intenzionato a farle di tutto.
Concentrai le mie attenzioni sulla sua fica, la leccai tanto da renderla un
lago, poi le salii sopra e mentre la baciavo le allargai le gambe e
lentamente posi la cappella sulla vagina e mi preparai ad entrare. Le
allargò le gambe e presomi per i fianchi mi tirò dentro in un solo colpo
costringendomi a penetrarla di colpo. Emise un urlo di dolore ma subito dopo
cominciò a farsi pompare sensa sosta. La fica era calda e bagnatissima e il
pene scivolava senza fatica. Mentre scopavamo lei dolcemente mi chiese di
non venirle dentro perchè non aveva preso precauzioni e io l'accontentai
senza problemi. Quando mi accorsi che stavo per venire, sfilai il pene e
l'affondai nel culo e lì dopo poche spinte venni. Dopo lei mi abbracciò e
dopo un bacio, mi disse che con me stava benissimo e che si stava
innamorando.


A quel punto mi venne in mente che tra fratelli non è proprio bello fare
sesso ma siccome lei proplemi non se ne faceva non vedo perchè avrei dovuto
farmene io, oltretutto quand'anche fosse finita eravamo sempre fratelli.


Era stupenda così nuda al sole, gli occhi felici, aveva donato la sua
verginità a me, aveva bevuto il mio sperma, mi aveva dato il culetto, cosa
potevo volere di più, ...., una cosa c'era volevo che si attaccasse a me in
maniera maniacale, così che l'avessi per me ogni volta che avessi voluto.
L'unica maniera che avevo era quella di farla violentare da più ragazzi.


Mi misi d'accordo con alcuni amici miei, tutti fidati, per scoparsela tutti
assieme selvaggiamentem facendo apparire me come un eroe.


Una sera mentre passeggiavamo in una strada di campagna, fummo assaliti (si
fa per dire) da otto ragazzi, che ci bloccarono e con un coltello ci
minacciarono, io (d'accordo con loro) tentai di ribellarmi ma loro mi
bloccarono facendo finta di pestarmi, poi legatomi le gambe si dedicarono a
mia sorella.


Vediamo come fa questa troia a soddisfarci tutti dissero, e le strapparono
tutti i vestiti lasciandola nuda, la presero e sbattuta per terra
cominciarono a scoparla. Mentre due le tenevano le braccia uno le era salito
a cavallo del collo e cominciò a scoparla in bocca mentre un'altro le ficcò
un pene nella fica. Il primo venne subito inondandole la bocca e la faccia
di sperma, mentre l'altro continuava a scoparsela, quindi la girarono sul
fianco e il terzo le pianto il suo uccello in culo senza ritegno, mentre il
quarto le riempì di nuovo la bocca con suo arnese. Quello che stava scopando
la fica tirò fuori il pene e le sborrò sul seno, mentre quello che le stava
facendo il culo le venne dentro, e così fece quello che la stava scopando in
bocca. Gli altri tre decisero di farle un bel regalo e le piantarono due
cazzi in culo contemporaneamente, mentre mia sorella emise un urlo.
Continuarono per un bel pò e poi le sborrarono uno in faccia e l'altro in
bocca. Poi presero una bottiglia di birra e gliela ficcarono in culo e la
sodomizzarono così. Poi l'ultimo tolta la bottiglia le disse che quello che
le avevano fatto era solo un aperitivo e che il bello doveva ancora venire.
Infatti la usaro come una pezza e la sfondarono in due nella fica, di nuovo
in due in culo, le sborrarono in bocca, la costrinsero a bere lo sperma e a
farsi pisciare in bocca e in culo. Poi lasciarolo mia sorella distrutta a
terra con i buchi oscenamente aperti, tutta sporca di sperma. Lei non ce la
faceva a muovere le gambe per il dolore, quindi liberatomi dei falsi nodi la
presi in braccio e la portai a casa dove fece un bagno caldo per ripulirsi e
riposare.


Durante il tragitto con le poche forze che le erano rimaste mi disse che non
mi avrebbe lasciato mai più e che mi avrebbe protetto come io avevo tentato
di fare con lei a costo della vita.


Io e mia sorella viviamo insieme a Modena, e non ci siamo mai divisi e siamo
felici, come appunto fratello e sorella, ma soprattutto come amanti.

mercoledì 2 giugno 2010

Il culetto che da piacere: il sesso anale




Il culetto di una donna è un tesoro, un vero e proprio concentrato di sesso. Non a caso il sesso anale è il sesso più eccitante in assoluto, sia per lui che per lei. Se poi la lei in questione ha un culetto meraviglioso...beh godetevi il filmato che ne vale la pena!