martedì 25 gennaio 2011

Un culetto da amare

Un bel racconto erotico dedicato all'arte di amare il culetto: da leggere tutto d'uno fiato!

Tanti piccoli baci leggeri.
Ben presto raggiunsi il suo culetto delizioso.
M'inginocchiai seguitando a baciarlo delicatamente.
- Amore..mi fai morire.. - ansimò lei sculettando lentamente.
Posai le palme delle mani sulle natiche sode e polpose.
Le allargai un poco. Il meraviglioso buchino era di fronte al mio viso,
invitante.
Gli posai sopra le labbra e presi a sbaciucchiarlo.
- Oooohhh...- sospirò Eli.
Con la punta della lingua iniziai a leccarlo, seguendone i contorni,
lentamente. Tirai fuori la lingua e leccai con più decisione.
- Mmmhh...mmmhhh..- gemeva lei cercando di trattenersi per non farsi sentire
dalla sorella.
Ero eccitatissimo e il cazzo mi era tornato duro come il marmo.
Ormai limonavo col buco del culo di mia moglie, riuscendoci a stento dal
tanto che lo dimenava. Chiusi gli occhi per godermi quello sfintere
paradisiaco mentre mi chiedevo se leccare il culetto di Tiziana sarebbe
stato altrettanto meraviglioso. Certamente meritava di essere leccato e
scopato come quello di Eli, tanto erano belli entrambi. L'ideale sarebbe
stato averli tutti e due a disposizione, affiancati e vogliosi. E io a
passare da un culetto all'altro a elargire baci e leccate.
- Amore..amore scopami ti prego..scopami il culetto...- implorò Eli
sussurrando - mettimelo tutto dentro..dai..-
Mi alzai e, prendendomi in mano l'uccello, glielo feci sbattere un paio di
volte su una chiappa soda per farle sentire quanto era duro.
- Tira un po' più in fuori il culo... - le ordinai.
Si appoggiò bene con le mani sullo specchio davanti a lei e mi offrì il
culetto ansimando di voglia.
Di solito per sodomizzarla usavo una crema morbida che spalmavo con
attenzione sul suo buchetto. Decisi che non ce n'era bisogno. Bastavano le
abbondanti leccate e insalivate che le avevo dato. Inoltre potevo utilizzare
la sua fichetta strabagnata per lubrificarmi l'uccello.
- Allarga le gambe.. - Le poggai la cappella sulla passera.
- Vediamo un po'...mmmh.. quanto sei umida.. ti cola persino lungo le
cosce... ti meriti proprio che te lo sbatta tutto nel culetto... -
- Mmmhh..si.. ti prego.. -
Appoggiai la punta del cazzo sul buchino, le afferrai i fianchi e diedi un
colpo deciso facendo entrare metà uccello.
Elisabetta emise un gridolino di piacere. Le posai la mano sulla bocca, non
volevo che sua sorella ci sentisse.
Con un altro colpo feci entrare tutto il cazzo in quel culo meraviglioso e
cominciai a scoparlo con decisione.
Lei gemeva. Gemiti di piacere soffocati dalla mia mano che le tappava la
bocca. Le leccai l'orecchio. Sapevo che questo la faceva impazzire mentre la
inculavo. Infatti venne. Lo capii dai fremiti del suo sfintere stretto. Ma
non mi fermai. Volevo continuare a sodomizzarla a lungo. Ero venuto da poco
e potevo permettermelo.
(continua)

Parte 1°
Mia moglie si era alzata dal divano stiracchiandosi:
- Vado a farmi una doccia... dopo usciamo? -
- Ok Eli, ma fa presto, non ci mettere 2 ore come al solito - risposi
lanciando un'occhiata furtiva
a Tiziana, sua sorella, che trattenne un sorriso fingendo di continuare a
guardare la tele.
- Uffa..quanto rompi - disse Elisabetta dirigendosi verso il bagno
ancheggiando col suo meraviglioso culetto
lasciato scoperto dall'esile costume da bagno che indossava. Eravamo sposati
da 5 anni ma non mi stancavo
mai di ammirarglielo... e non solo.
Aveva appena chiuso la porta del bagno che mia cognata, anche lei in costume
da bagno, si alzò dal tappeto
su cui era seduta e mi fu addosso. Afferrò i boxer da mare, l'unica cosa che
indossavo, e cominciò a tirali verso i miei piedi.
Le afferrai i polsi: - Aspetta tesoro - sussurrai - potrebbe tornare...-
- No no... non posso più aspettare.. - sussurrò eccitata, abbassandomi il
costume.
L'uccello mi sbalzò fuori semiduro, sballonzolando davanti al suo bel
visino.
- Mamma mia..quant'è bello...e grosso... quanto lo amo... - ansimò la
ragazza inumidendosi le belle labbra con la lingua.
Tiziana era più giovane di sua sorella di 10 anni ed era altrettando bella e
sensuale.
Prese delicatamente il mio cazzo con la mano e lo scappellò piano. Tesi
l'orecchio verso il bagno.
Ero eccitatissimo ma anche preoccupato. Se mia moglie fosse tornata....
Lo scroscio dell'acqua della doccia arrivò distintamente alle nostre
orecchie. Era il segnale. Mi rilassai.
Tiziana, inginocchiata fra le mie gambe, mi guardava negli occhi mentre le
sue labbra si posavano sulla cappella per baciarla.
Spostai con la mano i suoi lunghi capelli biondi raccogliendoli su un lato.
Lei abbassò la testolina, aprì la bocca più che poteva e ingoiò la cappella
emettendo sordi gemiti di piacere.
Iniziò a spompinarmi dolcemente, facendo scorrere le morbide labbra su e giù
mentre le sue
dita delicate dalle unghie laccate tenevano appena tesa la pelle del cazzo
dalla sua base.
Sapevo che non avrei resistito a lungo ed era meglio così dato che non
avevamo molto tempo.

In bagno l'acqua della doccia continuava a scorrere. Tiziana succhiava senza
concedersi pause.
- Tesoro - gemetti piano - sto per venire.
Le labbra serrarono più forte tenendosi appena sotto l'attaccatura della
cappella.
Le sue guance s'incavarono. Alzò gli occhi ad incontrare i miei occhi,
mentre seguitava a succhiare.
- Tizi...... sei bellissima.. - ebbi il tempo di ansimare. Sborrai
lentamente e abbondantemente nella sua bocca.
Lei raccolse tutto. Fece scorrere le labbra fino in punta all'uccello.
Sempre guardandomi negli occhi se ne staccò.
Aprì la bellissima boccuccia per farmi vedere il mio sperma bianco e cremoso
che la riempiva. Infine chiuse gli occhi e deglutì.

Avvicinò il suo bel viso al mio.
- Che cazzo meraviglioso... non mi stancherò mai di succhiartelo.... -
Mi baciò teneramente facendomi assaporare il gusto del mio seme.
Dalla punta del cazzo ancora semirigido uscì una goccia di sperma liquido,
restando li come in attesa.
Tiziana la notò, si chinò e prese in bocca la punta della cappella
succhiando con decisione.
L'uccello si svuotò completamente.

Ebbi appena il tempo di rilassarmi un istante, quando sentii mia moglie che
chiudeva l'acqua della doccia.
Tiziana diede un'ultimo bacio al mio cazzo ancora mezzo duro:
- Ciao amore. Vado in camera mia a lavarmi e vestirmi - mi sussurrò - e
sparì.
In bagno Elisabetta accese il phon.

Mentre mi tiravo su i boxer pensai che era stata un'ottima idea quella di
mia moglie di portare con noi in vacanza al mare la sorellina.
I miei suoceri quell'anno non potevano muoversi per le vacanze e perciò.....
Certo non mi sarei mai aspettato di ricevere quelle particolari attenzioni
da Tizianina. Fin dal primo giorno della vacanza mi aveva fatto capire
qualcosa. Il secondo giorno mi aveva confessato di essersi innamorata di me
da due mesi, da quando cioè l'avevo aiutata l'ultimo periodo di scuola a
recuperare in matematica. Il terzo giorno mi aveva strappato il primo bacio.
Non avevo mai tradito mia moglie dunque ero impacciato come un pischello.
Primo tradimento con la sorella poi.... bah.. la vita.. Dal quarto giorno in
poi si era susseguita tutta una serie di pompini rubati.
Eravamo solo al settimo giorno e avevamo davanti ancora due settimane di
vacanza. Dove saremmo arrivati?

Ero preso da questi profondi pensieri filosofici quando Eli mi chiamò dal
bagno.
- Amore... dove sei? Vieni un momento? -
Mi avvicinai alla porta: - Dimmi tesoro...-
- Entra..dai.. -
Aprii la porta. Eli era tutta nuda ed appoggiata al lavandino, il suo
stupendo culetto leggermente all'infuori.
Mi guardava vogliosa. Chiusi la porta e mi avvicinai. Senza dire nulla mi
tolsi il costume.
Mi sistemai dietro di lei. Ammiravo i suoi stupendi occhi nello specchio. Le
carezzai le spalle.
- Tiziana che fa? - mi sussurrò.
Ebbi un'impercettibile sobbalzo al cuore: - In camera sua...si sta
lavando... credo.. - risposi senza tradire emozioni.
- Il mio culetto ti desidera... - disse piano con voce eccitata.
Spostai i suoi umidi e profumati capelli e cominciai a baciarla dietro il
collo.
Le sue mani scivolarono suoi suoi seni gonfi accarezzandoli delicatamente.
Ansimava sommessamente.
Continuando a baciarla iniziai a scendere lungo la schiena.

Nessun commento:

Posta un commento